lunedì 31 ottobre 2011

Fotografare in autunno: qualche dritta per le foto con la pioggia


Dopo avervi presentato due mini-guide per la fotografia sulla neve e sull’esposizione oggi vi parlerò della fotografia con la pioggia. Spesso durante una giornata uggiosa ci viene automatico lasciare a casa la nostra attrezzatura: in realtà il cattivo tempo presenta scenari di scatto molto suggestivi. Due i fattori di cui tenere conto: i problemi di carattere pratico e i problemi riguardo le impostazioni di scatto.
Andiamo innanzitutto ad analizzare le questioni pratiche che si presentano: il più ovvio è la protezione dell’attrezzatura. A meno di possedere un corpo tropicalizzato con lente dalle stesse caratteristiche (i Canon serie L ad esempio) dovremo proteggere la nostra fotocamera dalla pioggia. Un rimedio casalingo può essere quello di infilare la macchina in un sacchetto di plastica trasparente (come quello dei surgelati per intenderci) e fissarlo all’obiettivo con degli elastici.
Basterà poi forare la parte davanti all’obiettivo e proteggere quest’ultimo con un filtro, magari insieme a un paraluce. Meglio fare molta attenzione nell’uso del flash perché potrebbe risultare pericoloso a contatto con l’acqua. Meglio non scordarsi anche un panno per asciugare gli schizzi d’acqua. Non è fondamentale però avventurarsi fuori di casa, con un po’ d’occhio e un po’ di creatività si potranno ottenere ottimi scatti anche dietro ad un vetro, a patto che sia nitido e pulito.
Passiamo ora alla parte relativa alle tecniche di ripresa. La pioggia ci permette di realizzare scatti molto interessanti, utilizzando obiettivi grandangolari potremo ottenere un’inquadratura più omogenea mentre con un teleobiettivo potremo isolare la presenza delle gocce. Anche il tempo di scatto riveste un ruolo importante nella creazione della fotografia, con tempistiche molto lunghe si evidenzierà la traiettoria delle gocce nel percorso mentre con tempi di scatto veloci si potrà congelare l’immagine ottenendo maggior nitidezza.
Uno dei problemi più noiosi e presenti nell’ambito della fotografia però è il grigiore del cielo. Una situazione del genere rientra tra quelle che mandano in crisi gli esposimetri delle macchine fotografiche, ne ho ampiamente discusso in un articolo precedente. Se il cielo si presenta bianco lattiginoso lo scarto di luce tra il paesaggio e le nuvole è troppo forte da permettere una corretta esposizione.
I vari rimedi che vi propongo sono anche qui a carattere generale, ma dovrebbero coprire la maggior parte delle situazioni. Una soluzione semplice può essere quella di esporre il cielo con in modalità spot o di sovraesporre di circa uno stop la foto, e scattare sempre in RAW per poter recuperare le alte luci e schiarire le ombre in post produzione. Una soluzione più drastica è quella di affidarsi all’HDR contando sul maggiore range dinamico offerto da questa tecnica. Molte fotocamere moderne introducono una tecnologia chiamata D-Lighting che migliora in modo sensibile le fotografie in queste condizioni di scatto.
Come per gli articoli precedenti tutto quello che ho appena scritto vuol essere una semplice guida che dia consigli base su come migliorare le proprie fotografie in condizioni di scatto non ottimali, starà alla nostra fantasia e creatività riuscire a realizzare delle buone fotografie: e anzi, se avete qualche consiglio i commenti ci sono per questo.
Foto|Flickr

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